Parkinson, al Policlinico Duilio Casula un centro all’avanguardia

venerdì 9 aprile 2021
Professor Giovanni Defazio

Oltre seicento pazienti in cura al Policlinico, un centro all’avanguardia e sempre in prima linea. Domenica 11 aprile nel reparto di Neurologia del Duilio Casula la Giornata mondale per la malattia di Parkinson si celebrerà come sempre: a lavoro. Una ricorrenza che taglia il suo 24esimo traguardo: si celebra dal 1997, voluta dall’European Parkinson's Disease Association (EPDA), nel giorno di nascita del medico inglese James Parkinson che nel 1817 descrisse per la prima volta la “paralisi agitante”.

Giovanni Defazio, il direttore della Neurologia, fa il punto della situazione dal suo reparto che si trova al Blocco Q del Policlinico. «Da diversi anni – spiega professor Defazio – gli ambulatori dedicati al trattamento e alla cura della malattia di Parkinson sono in prima linea per offrire tecniche avanzate di trattamento a tantissimi pazienti».
Una tra queste è il trattamento della fase avanzata della malattia con Duodopa, permettendo così un miglioramento della sintomatologia e della qualità di vita del paziente. La struttura di Neurologia è costantemente impegnata nella ricerca delle cause della malattia, sulla prevenzione e sul miglioramento delle terapie già esistenti.

Come spiega il professor Defazio, «il Parkinson, è una sindrome che interessa circa 1 caso ogni 1000 abitanti. È una malattia età correlata, che tende a manifestarsi nella popolazione dopo i 50/60 anni. Appena un 10% di casi può manifestarsi sotto i 40 anni di età». Per queste ragioni, prosegue il direttore della Neurologia, «è destinata a diventare una patologia sempre più frequente in relazione all’invecchiamento della popolazione».

La sintomatologia tipica è la rigidità muscolare, che si manifesta con resistenza ai movimenti passivi e il tremore. Questo insorge durante lo stato di riposo e può aumentare in caso di stato di ansia e bradicinesia che provoca difficoltà a iniziare e terminare i movimenti. Questi sintomi si estendono poi in disturbi dell’equilibrio, dell’andatura e della postura.ù

Le cause di questa patologia sono ancora oscure: molti esperti ritengono che sia il risultato dell’interazione tra numerosi fattori ambientali a cui il paziente è esposto durante la propria vita (sostanze tossiche, farmaci, stili di vita, ecc.) e una predisposizione genetica ereditata all’interno della famiglia. A tutt’oggi il motivo per cui il Parkinson si sviluppa non è noto ma non è certo una malattia poco conosciuta o diffusa, basti pensare che dopo l’Alzheimer, quella di Parkinson è la patologia neurodegenerativa più diffusa.

C.L

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