Il filo rosso dell’aterosclerosi: dall’immagine del cervello a quella del cuore. Conferenza a Cagliari

mercoledì 16 ottobre 2019
La locandina del convegno

Il filo rosso dell’aterosclerosi: dall’immagine del cervello a quella del cuore.  È questo il tema del convegno internazionale che si terrà domani e venerdì a Cagliari all’hotel Regina Margherita (inizio alle 9), presieduto dal professor Luca Saba, direttore della Radiologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. La conferenza è promossa dall’Università di Cagliari, dalla Sapienza di Roma, dalla Stanford University e da Weill Cornell Medicine.

L’aterosclerosi è il processo alla base delle due più importanti cause di morte a livello mondiale: l’ictus ischemico e l’infarto del miocardio. L’aterosclerosi ha un’alta prevalenza nei paesi occidentali con valori che raggiungono il 75% degli uomini e il 62% delle donne di età pari o superiore a 65 anni. Nonostante i progressi nel trattamento, i metodi di screening e diagnostici disponibili come routine sono attualmente insufficienti per identificare le vittime prima che l’evento si verifichi. Per l’identificazione della stratificazione del rischio fino si continua a considerare come parametro di riferimento il grado di stenosi carotidea sebbene negli ultimi anni il riconoscimento del ruolo della vulnerabilità della placca abbia aperto nuove opportunità nel campo della medicina preventiva cardiovascolare.

«Negli ultimi anni – spiega l’organizzazione del convegno – le tecniche di imaging hanno esplorato, con un nuovo livello di dettaglio, la malattia aterosclerotica off rendo forti evidenze di come alcune caratteristiche della placca siano significativamente associate al rischio di rottura e conseguente trombosi o embolizzazione distale». Inoltre, dicono gli organizzatori, «la recente evidenza degli eff etti anti-aterosclerotici determinati dalle terapie ipolipemizzanti e antinfiammatorie pone una sfida per la scelta degli approcci terapeutici (miglior trattamento medico - rivascolarizzazione), massimizzata dall’evidenza che l’aterosclerosi coronarica e carotidea condividono modelli comuni sebbene divergano per alcune caratteristiche importanti».

In questa conferenza, concludono, «discuteremo con i maggiori esperti al mondo, provenienti da Europa e Stati Uniti, Australia e Asia le somiglianze e le diff erenze tra la placca coronarica e carotidea dal punto di vista dell’imaging e le potenziali implicazioni per le terapie sistemiche secondo le emergenti evidenze. Il nostro scopo è presentare le più recenti innovazioni in termini di imaging precoce dell’aterosclerosi e come identificare le migliori terapie per evitare infarti miocardici o eventi cerebrovascolari».

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