Eclissi di sole: tutti col naso all'insù

giovedì 19 marzo 2015
Eclissi

È l’evento astronomico dell’anno. Domani, venerdì 20 marzo, anche dall’Italia si potrà vedere l’eclissi, parziale, di sole. Dalle 9 della mattina la Luna passerà davanti al Sole oscurandolo. L’eclissi sarà totale sull’Atlantico settentrionale, alle Isole Far Oer e alle Isole Svalbard, dove i posti per dormire sono prenotati anche da due anni. Da noi sarà comunque uno spettacolo da non perdere, sperando che non ci siano nubi, e ci si può preparare in anticipo anche grazie alle indicazioni dell’Unione Astrofili Italiani.

Proteggere gli occhi
Il sole non deve essere osservato a occhio nudo. Anche se l’eclissi è parziale è necessario utilizzare gli occhiali con filtri per l’eclissi. Servono filtri anche se si utilizzano binocoli o telescopi. Questa è la prima cosa da cercare. Sono occhiali di cartoncino con il filtro, mylar o astrosolar, per le lenti. Sono due sottili strati di plastica separati da un foglietto di alluminio. Si vendono on line, dagli ottici e probabilmente nei prossimi giorni un po’ dappertutto. Vanno bene anche gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14.

Cosa non serve
Non bastano i normali occhiali da sole, non funzionano vetri affumicati e pellicole. Non servono nemmeno pellicole o radiografie.

Orari
L’ora di inizio non è la stessa in tutte le parti d’Italia. I primi a vedere il sole coprirsi saranno i sardi. A Cagliari si comincia alle 9 e 16, a Roma alle 9 e 23, un minuto dopo a Milano, due a Napoli. Per il massimo dell’oscuramento ci vorrà un’ora e dieci minuti circa, quindi attorno alle 10 e 30. La luna lascerà il disco solare alle 11 e 45.

Punto
Le regioni con il migliore punto d’osservazione sono quelle del nord ovest. A Milano la copertura sarà vicina al 65%, meno del 50 a Napoli, sotto il 40% a Siracusa.

Luce
Il calo della luce è  graduale e non totale quindi l’occhio dovrebbe adattarsi un po’ alla volta. Si vede meglio prendendo un punto di riferimento fisso.

Energia
L’assenza, anche solo parziale, della luce solare potrebbe portare alla diminuzione della produzione di energia fotovoltaica in Europa. Secondo le stime, in uno dei momenti di massima copertura, attorno alle 10 e 40, dovrebbero esserci quasi 35mila Megawatt rispetto a una regolare giornata di sole. Per mantenere il sistema in equilibrio si è pensato di utilizzare fonti energetiche tradizionali secondo quanto disposto dall’Ente europeo che riunisce i gestori dei sistemi elettrici. Attualmente l’energia solare per l’Italia è il 15% dell'approvvigionamento nazionale.

Prossima volta
Per l’Italia la prossima eclissi solare, sempre parziale, sarà il 21 giugno 2020. Si vedrà principalmente al sud. Si passa poi al 25 ottobre 2022.

On line
Il Virtual Telescope trasmette l’evento in diretta streaming con immagini dall'Appia Antica. La Nasa ha un sito dedicato. Il Cnrinvita a seguire l'evento in diretta streaming. Le immagini arrivano dalla base Dirigibile Italia alle isole Svalbard.

Visione collettive
L’Unione Astrofili Italiani ha chiesto alle associazioni locali di organizzare postazioni per permettere a tutti di vedere l’eclissi in sicurezza e con il supporto di esperti. Si chiama Sun Party. Tutte le iniziative si trovano su Rete Astrofili.

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