L’obbligo di vaccinazione è legittimo, bocciato il ricorso della Regione Veneto contro la legge

giovedì 23 novembre 2017
Vaccini

La Corte Costituzionale ha confermato che l’obbligatorietà dei vaccini è legittima, e di conseguenza ha bocciato il ricorso della Regione Veneto in quanto, le questioni sollevate non sono fondate.

La legge  ha introdotto l’obbligo di dieci vaccini per i ragazzi fino a 16 anni. Vieta l’ingresso alle scuole  materne e nido ai non vaccinati e sanziona le famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo senza le dovute coperture vaccinali. Secondo i giudici dello Stato centrale il decreto non è irragionevole, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva. La Corte ha chiarito che tutte le vaccinazioni obbligatorie previste erano già raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione perché rientranti nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza sanitaria.

L’obbligatorietà è stata reintrodotta perché in questi anni, si è verificato un progressivo e continuo calo delle coperture vaccinali. Lo scopo è quello di prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. Lorenzin: «i vaccini sono una conquista della scienza e una delle più importanti misure di prevenzione esistenti».

La regione Veneto, nel giugno scorso, ha presentato un ricorso contro l’obbligatorietà dei vaccini, stabilità dal decreto legge 73 del 2017. Luca Zaia, presidente del Veneto, non mette in dubbio l’efficacia dei vaccini ma la loro obbligatorietà. «Non abbiamo mai avuto posizioni contro le vaccinazioni» ha affermato.

«Grande soddisfazione per la conferma di costituzionalità del #decretovaccini da parte della Consulta – commenta la ministra della Salute Beatrice Lorenzin - Il decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunità». Ha poi aggiunto: «Siamo sempre più consapevoli e determinati a portare avanti una legge apprezzata a livello mondiale. La sentenza della Corte Costituzionale, è un conforto per le famiglie e anche per le scuole». (Valentina Pisano e Giulia Zaccolo)

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