Navigo, dunque sono.

domenica 12 ottobre 2014
Cervello

Francesco Marrosu*

Un Nobel allo scopritore di un motore di ricerca molto speciale, una specie di "google" interno e sempre a portata, molto più potente e flessibile di qualsiasi software avanzato, derivato da una struttura cerebrale piccolissima ma superconnessa al resto del cervello. O'Keefe, Britt e Moser hanno condiviso il Nobel per la medicina 2014 per gli studi sull'ippocampo. Il primo, in particolare, già oltre 35 anni  fa, con mezzi di laboratorio limitati scopriva che questa piccola struttura rappresentava nel cervello ciò che il tom-tom oggi rappresenta nelle nostre auto: serba tracce di luoghi che abbiamo frequentato ed elabora strategie atte ad orientarsi.

Ma questa è solo la parte più pubblicizzata dai media per far capire il senso del Nobel. In realtà la cosa è di gran lunga più complessa. Intanto ..l'ippocampo è una piccola struttura posta da ambo i lati profondamente nel cervello, grosso modo 6-8 cm dentro la testa partendo dall'orecchio. I numeri di questa piccola struttura sono impressionanti: grandezza, in un topo, di un nocciolo di ciliegia, 40 Km di connessioni, 10 miliardi di contatti sinaptici. Riceve una rappresentanza "nobile" di tutte le strutture motorie e sensoriali (olfatto, gusto, vista, tatto ecc..). Il suo compito? Di professione fa il bibliotecario della gran biblioteca del resto del cervello.

Dategli un pezzettino di un ricordo e proustianamente va alla ricerca del tempo perduto, ricostruisce il ricordo e ne fornisce perfino i correlati affettivi, talvolta , addirittura, quelli neurovegetativi ad esso legati. Il paragone col GPS è proprio riduttivo. In realtà il nostro posizionarci nel mondo è un'impresa di navigazione che richiede in ogni momento un riscontro anzitutto con noi stessi. La deconnessione significa un disastroso naufragio entro quel sinistro triangolo delle Bermude  che è l'Alzheimer. 

L’altro messaggio che ci arriva da questa attribuzione è dato dall’importanza della ricerca di base e dal monito che una nazione avanzata deve a tutti i costi avere programmi competitivi di ricerca di base. Esattamente quello che la nostra nazione perde quotidianamente. Rispetto agli anni 70 si può stimare ad esempio , che la neurofisiologia di base abbia perso il 70% della sua competitività. Credo che questo fatto debba servire a chi intende da monito

*Direttore Clinica di Neurologia Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari

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