Parkinson, al Teatro Massimo un grande evento

mercoledì 23 novembre 2016
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Al via la Giornata Nazionale della malattia di Parkinson a Cagliari organizzata congiuntamente dai Centri Parkinson del Policlinico Duilio Casula e dell’Ospedale “Brotzu”.

Sabato 26 al Teatro Massimo Cagliari si terrà la “Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson”. L'evento è promosso dalla Lega Nazionale per la Lotta Contro la Malattia di Parkinson (LIMPE), dalle Associazioni dei malati: Parkinson Italia (PI) e Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP), sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica.

La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Clinica Neurologica dell’Aou di Cagliari (diretta da professor Francesco Marrosu) e dal reparto di Neurologia dell’Ospedale  Brotzu (diretta da Dott. Maurizio Melis) e sarà coordinata dai dottori Antonino Cannas e Giovanni Cossu, responsabili scientifici dell’evento, in collaborazione con gli altri medici dei centri (Dott. Paolo Solla, Dott. Marcello Mario Mascia, Dott. Mario Meloni, Dott.ssa Rita Farris, Dott. Giannni Orofino, Dott. Carlo Conti, Dott. Carlo Casula , Dott.ssa Roberta Arca), ed in collaborazione con le associazioni PARKINSON in Sardegna. Interverranno, infatti, Raimondo Pala e Giorgio Rocca, Presidenti delle due maggiori associazioni dei pazienti parkinsoniani.

L’evento avrà inizio alle 9.30 e si svolgerà presso il Teatro Massimo di Cagliari.  La “Giornata Nazionale Parkinson” è naturalmente aperta a tutti i pazienti affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi e ai loro familiari, anche non afferenti ai Centri Parkinson del Policlinico di Monserrato o dell’Ospedale Brotzu, che avranno il piacere, l'interesse e la curiosità di saperne di più su questa malattia, sulle sue cause, sul suo decorso e sulle terapie oggi a disposizione.

Oltre ai medici specialisti dedicati alla malattia di Parkinson, altri medici parleranno dei vari aspetti della malattia e saranno a disposizione dei pazienti e dei familiari per qualsiasi domanda o consulenza che abbia attinenza con la malattia.
La riunione contemplerà, la partecipazione attiva dei pazienti, che non saranno solo fruitori di nozioni scientifiche elargite dagli esperti, ma soggetti attivi dell'animazione della giornata. Alcuni di essi, infatti, proporranno la loro testimonianza riguardo alle loro esperienze personali con le terapie più innovative, alternative alla terapia tradizionale con farmaci dopaminergici assunti per via orale, come l’infusione intradigiunale di levodopa.

Altri pazienti, che dopo la diagnosi di malattia e l'inizio della terapia dopaminergica, hanno sviluppato capacità creative originali di tipo artigianale o artistico, esporranno alla visione dei partecipanti alcuni dei loro manufatti o dei loro prodotti culturali, a testimonianza della vitalità intellettuale che molti pazienti non solo conservano, ma addirittura amplificano lungo il decorso della malattia e durante l'assunzione della terapia dopaminergica.

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