Ricette rosse addio, rivoluzione digitale

giovedì 22 settembre 2016
Ricetta elettronica piccolo

La possibilità che entro fine 2016 le ricette rosse vengano abbandonate si fa sempre più reale: la causa (il merito?) è il crescente utilizzo delle ricette elettroniche. Dalle indagini effettuate a Luglio da parte di Promofarma, società informatica di Federfarma, risulta che le prescrizioni digitali costituiscono il 77% delle ricette effettuate in Italia. Le regioni Italiane si stanno velocemente uniformando, seppur in tempi diversi, all’utilizzo di questa modalità prescrittiva più semplice ed economica, sia per il cittadino che per lo stato.

La ricetta digitale consiste in un semplice promemoria cartaceo accompagnato da un codice digitale. I cittadini possono recarsi in qualunque farmacia italiana, con l’impegnativa del proprio medico e ritirare il farmaco pagando il ticket della regione di appartenenza. Tradotto in termini economici questo significa risparmiare almeno 250 milioni nel 2017: il costo è di 40 centesimi a copia per la stampa e la carta fornita dal Poligrafo di Stato per le circa 600 milioni di impegnative, costo al quale va sommato quello di trasporto dei ricettari e del controllo informatizzato che sostituisce quello manuale.

L’obiettivo previsto dall’Agenda Digitale è quello di raggiungere il 90% di ricette elettroniche entro la fine dell’anno. Il restante 10% continuerà ad essere costituito dalla ricetta rossa utilizzata per farmaci come quelli in distribuzione per conto e quelli contenenti sostanze psicotrope. (simone deidda)

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