È morto il professore Giuseppe Perpignano

giovedì 22 settembre 2016
Giuseppe Perpignano piccolo

È stato il maestro dei reumatologi sardi, a lui generazioni di medici devono la loro carriera e le loro conoscenze: è morto professor Giuseppe Perpignano, grande docente e medico dell’Università di Cagliari e dell’Azienda ospedaliero universitaria. Aveva 80 anni ed era originario di Iglesias.

Formatosi a Cagliari, si occupa inizialmente di Nefrologia e Medicina interna per poi diventare ordinario di Reumatologia. Il professore ha continuato fino all’ultimo a visitare i suoi pazienti e a sostenere i propri allievi e colleghi che oggi lo ricordano con affetto e stima.
«La scomparsa di professor Perpignano – dice il commissario straordinario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino è una grande perdita per la ricerca scientifica, per  l’Università e per il mondo della medicina cagliaritana e sarda. Grazie al professore si sono formati tantissimi valorosi medici reumatologi, per merito suo la Sardegna ha avuto uno dei primissimi centri Dialisi. Indimenticabili le sue lezioni: di medicina ma anche di vita. Ha lavorato davvero tantissimo in tutta la sua vita e non ha mai smesso di studiare e fare ricerca: se la Sardegna ha una scuola d’eccellenza nel campo della reumatologia lo si deve proprio al suo ruolo infaticabile di preparatore di giovani generazioni di medici. Al San Giovanni di Dio e al Policlinico Duilio Casula lo ricordano tutti con affetto: un esempio per tanti, un vero maestro».

Anche il professo Francesco Marongiu, prorettore per le attività sanitarie, in un articolo pubblicato sul sito dell’Università di Cagliari, ricorda Perpignano.  «Ho un bel ricordo di quel periodo: stavo per fare un prelievo di sangue ad un paziente ricoverato in una branda del corridoio centrale dell’Istituto, non illuminato perfettamente, quando il Professor Perpignano mi illuminò il campo con la sua pila. Un gesto di grande gentilezza e di rispetto nei confronti di uno studente e di un paziente».
Racconta anche di come Perpignano reagì quando si ritrovarono di fronte  per la candidatura alla carica di Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche: «Vinsi io, con molto imbarazzo, per un voto, ma il Professor Perpignano diede una lezione di grande impatto, dai contenuti ben superiori alla conquista di una carica. Fu con me ancor più affettuoso di prima, mi fu vicino per tutto il mio primo mandato e mi sostenne per la conferma. Mai un minimo rancore, anzi molto amore nei miei confronti. Inviò un messaggio importante contro l’ambizione e a favore della dignità e della sobrietà».

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