Fibromialgia, nuove linee guida per i contributi in Sardegna
Nuove linee guida per i contributi a sostegno della fibromialgia. «Abbiamo adottato nuove linee d’indirizzo – spiega l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, commentando la delibera approvata nell’ultima riunione di Giunta - che aggiornano le modalità di riconoscimento, di erogazione e di rendicontazione del sostegno dedicato alle persone affette da fibromialgia e residenti in Sardegna».
Finora l’indennità regionale fibromialgia era stata erogata a fondo perduto una tantum, senza rendicontazione. Con la legge 18 del 2024 è stata modificata la natura del beneficio che diventa un contributo di rimborso alle spese sostenute.
«Dopo una fase sperimentale conclusa il 31 dicembre – dice Bartolazzi – vengono ora confermate le nuove modalità che prevedono l’erogazione di un contributo pari ad un massimo di 800 euro in qualità di rimborso delle spese a carattere sanitario, qualora non coperte dal Servizio Sanitario Regionale, sociosanitario e di cura alla persona, in base alle disponibilità del bilancio regionale».
L’assessore illustra nel dettaglio le principali novità della misura 2025: «L’importo del sostegno è commisurato all’Isee del beneficiario, senza decurtazioni fino ai 15mila euro, a scalare del 5% dai 15 ai 25mila, del 10% dai 25 ai 35mila euro, del 25% dai 35 ai 40mila euro, del 35% fra i 40 e 50mila euro – e sottolinea - fino a una decurtazione dell’80 % per chi possiede un Isee oltre gli 80mila euro».
Possono presentare domanda per il contributo i residenti in Sardegna in possesso di certificazione attestante la patologia, con certificato medico specialistico riportante una data non successiva all’anno per cui viene presentata la domanda. La richiesta dovrà essere sottoscritta dal beneficiario o dal suo legale rappresentante e presentata al Comune di residenza, entro e non oltre il 30 aprile per ciascun anno.
La fibromialgia è una patologia reumatica extra-articolare, riconosciuta dall’Oms e caratterizzata da dolore muscolo scheletrico diffuso e da affaticamento, nonché da numerose altre manifestazioni a carico degli organi. In Italia colpisce fra il 4% della popolazione, in prevalenza femminile.
«La Regione Sardegna ha riconosciuto la fibromialgia quale malattia progressiva e invalidante sin dal 2019 - spiega ancora l’assessore - e ha per questo istituito un’apposita indennità, l’Irf,finalizzata a migliorare la qualità della vita dei cittadini sardi affetti da tale patologia».
Nell’isola, le domande interamente finanziate sono state circa 6mila nel 2023 per un importo complessivo di 5,1 milioni di euro, e 9mila nel 2024, con una spesa di 7,5 milioni di euro.
Le persone che hanno presentato una certificazione attestante la sindrome fibromialgica sono state prevalentemente donne (il 95% delle richieste), e nella fascia d’età fra i 51 e i 70 anni, ma è presente una quota consistente, pari al 29%, fra i 31 e i 50 anni.