Giornata della Memoria, per non dimenticare le vittime dell'Olocausto
Il 27 gennaio ricorre la Giornata mondiale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto, proclamata tale dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 attraverso la Risoluzione 60/07. In quel giorno del 1945, esattamente 80 anni fa, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento e di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Solo in quel luogo vennero uccise più di un milione di persone, il 90% delle quali ebree.
La Risoluzione 60/07 respinge, inoltre, qualsiasi negazione dell’Olocausto come evento storico, in tutto o in parte, ed elogia quegli Stati che si sono impegnati attivamente nella conservazione di quei luoghi utilizzati come campi di sterminio nazisti, campi di concentramento e campi di lavoro forzato durante l’Olocausto.
L’Olocausto è stato uno dei peggiori crimini della storia umana, il massacro di sei milioni di ebrei. Ricordarlo aiuta a comprendere la brutalità del pregiudizio e del razzismo e incoraggia al rispetto dei diritti umani.
In Italia il Giorno della Memoria è stato introdotto nel 2000 e commemora non solo la Shoah, ma anche le vittime italiane del nazismo e gli ebrei perseguitati dal regime fascista. La giornata è celebrata dalle scuole, dalla televisione e dalle istituzioni con apposite iniziative culturali.
In tale ricorrenza sul territorio nazionale vengono organizzati eventi, cerimonie e incontri allo scopo di impedire che simili eventi e crimini si ripetano. Proprio nella giornata del 27 gennaio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in Polonia, ad Auschwitz, assieme ad altri capi di Stato e di governo, non solo europei, in occasione degli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista.
Il museo di Auschwitz ha vietato tutti i discorsi dei politici all'evento. Solo i sopravvissuti parleranno, in quella che sarà probabilmente l'ultima grande commemorazione in cui molti saranno ancora vivi e in condizioni di salute tali da poter viaggiare.
Questa è la linea di azione dell’UNESCO, che sin dalla sua nascita ha sempre manifestato un impegno costante nella lotta contro l'antisemitismo, il razzismo e altre forme di intolleranza che possono portare a gesti di violenza. È un impegno che viene riaffermato ogni anno in questo giorno, in ricordo della Shoah, che permette di valorizzare la diversità per creare una società che vive in pace tra etnie, culture e religioni differenti. Le testimonianze dei superstiti ancora oggi sconvolgono il mondo per l’orrore del genocidio nazifascista.
La Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea rappresenta oggi il principale istituto italiano di storia e documentazione dell’ebraismo contemporaneo in Italia. È possibile leggere le storie di oltre 9000 ebrei, perseguiti tra il 1943 e il 1945 e deportati dall’Italia, e trovare fotografie, pubblicazioni e materiali audiovisivi.
Federica Portoghese