Psoriasi, oltre 5mila pazienti in cura all’Aou di Cagliari
Nel Centro Psoriasi della Dermatologia dell’Aou di Cagliari, diretta dalla professoressa Laura Atzori, sono oltre 5mila i pazienti seguiti e il 20% di questi necessitano di terapia sistemica. «La psoriasi è una patologia immuno-mediata cronico recidivante frequente – spiega la dottoressa Cristina Mugheddu, dermatologa del Centro Psoriasi del San Giovanni di Dio - in Sardegna si manifesta nel 2-4% delle persone».
Alla base della psoriasi vi è una combinazione di fattori genetici e ambientali. «Alcuni soggetti sono maggiormente predisposti ad una infiammazione cutanea anomala – sottolinea la specialista dell’Aou di Cagliari - che viene aggravata da fattori ambientali esterni scatenanti come: traumi fisici, stress, infezioni streptococciche e farmaci».
Questa infiammazione non è invalidante solo per la cute. «Coinvolge anche altri organi – afferma la dottoressa Mugheddu - in particolare le articolazioni nel 30% dei pazienti, ma si associa anche a obesità, sindrome metabolica, rischio cardiovascolare».
La gestione della malattia è diventata sempre più complessa, richiedendo una presa in carico del paziente a 360 gradi. «Dall'approvazione dei primi farmaci biologici, circa vent’anni fa – dichiara la dermatologa del Centro Psoriasi del San Giovanni di Dio - c’è stato un continuo progresso nelle cure, sempre più mirate verso specifici bersagli terapeutici, che consentono nelle forme gravi di portare a una rapida e duratura risoluzione delle manifestazioni cliniche».
Per chi necessita di rivolgersi al Centro Psoriasi dell’Aou di Cagliari, il primo accesso deve essere prenotato tramite CUP, con impegnativa del curante. Una volta preso in carico, la gestione del paziente viene personalizzata da medici costantemente impegnati nella ricerca, nella partecipazione a trials clinici e nell’utilizzo di farmaci sempre più efficaci e innovativi.
Il 29 ottobre è la Giornata di sensibilizzazione mondiale della Psoriasi, un’occasione per informare e puntare l’attenzione pubblica sulla delicata patologia, aumentando così la conoscenza e la consapevolezza sulle nuove terapie e sull’importanza del corretto percorso di cura.
Federica Portoghese