Cuore in salute, attività fisica e sana alimentazione nostri alleati

domenica 29 settembre 2024
Cuore in salute, attività fisica e sana alimentazione nostri alleati

La prevenzione e gli stili di vita salutari rappresentano gli alleati più efficaci per contrastare l’insorgenza e la progressione delle malattie cardiovascolari. «Attività fisica e sana alimentazione - spiega la professoressa Roberta Montisci, direttrice della Cardiologia e UTIC del Policlinico Duilio Casula - evitando il consumo di alcol e tabacco, aiutano a impedire la nascita di patologie a carico del cuore e dei vasi».

La manifestazione clinica più frequente risulta la cardiopatia ischemica: «È dovuta alla patologia aterosclerotica delle arterie coronarie – sottolinea il medico Montisci - che rappresenta oggi nei paesi occidentali, la principale causa di morte sia nell’uomo che nella donna. Per questo è importante riconoscere alcuni sintomi come il dolore toracico, la dispnea (difficoltà nel respiro) o il cardiopalmo (palpitazioni) o la sincope».

Le malattie cardiovascolari hanno un’origine multifattoriale, è quindi importante cercare di prevenirne l’insorgenza, andando ad agire sui fattori di rischio come: diabete, abitudine al fumo, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa e vita sedentaria. «La correzione dei fattori di rischio – sottolinea la specialista dell’Aou di Cagliari - può evitare la progressione dell’aterosclerosi e ridurre la mortalità per infarto e ictus, infatti, è il cardine della prevenzione delle malattie cardiovascolari».

Le patologie a carico del cuore e dei vasi sono molteplici. «Oltre alla cardiopatia ischemica, ci sono le cardiomiopatie, ossia le patologie primitive a carico del muscolo cardiaco (il miocardio) – afferma la professoressa Montisci - le valvulopatie, processi patologici a carico delle valvole cardiache, ma anche processi infiammatori e infettivi a carico delle strutture cardiache come le pericarditi. E ancora: le miocarditi, le endocarditi, le aritmie cardiache (disturbi dell’attività elettrica del cuore), le cardiopatie congenite, alterazioni strutturali che interessano cuore e grossi vasi a seguito di alterazioni dello sviluppo durante la crescita fetale, già presenti fin dalla nascita. Ma anche patologie a carico dei vasi come l’aorta (aneurismi, dissezione), l’embolia polmonare e l’ipertensione polmonare».

Le malattie cardiovascolari, secondo i dati del Ministero della Salute, rappresentano la prima causa di morte in Italia (circa il 35% dei decessi totali) e nel mondo, hanno un notevole impatto anche in termini di morbosità e disabilità, costituendo una sfida di primaria importanza per i sistemi sanitari mondiali. In Europa, il report dell’European Cardiovascular Disease Statistics, stima che oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne), che sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui.

Il 29 settembre si celebra la Giornata mondiale del cuore, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Federica Portoghese

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