Cura dell’incontinenza urinaria: riabilitazione e interventi mininvasivi

venerdì 28 giugno 2024
Cura dell’incontinenza urinaria: riabilitazione e interventi mininvasivi

Terapie farmacologiche, ma anche chirurgia mininvasiva e riabilitazione: sono diverse le opportunità terapeutiche per chi soffre di incontinenza urinaria, una patologia che in Italia colpisce 2,5 milioni di persone: nel 20% dei casi si tratta di donne al di sotto dei 30 anni e nel 40% donne tra i 30 e i 50 anni.

«Dopo la valutazione del quadro clinico del paziente - spiega dottor Konstantinos Martsidis, dell’ambulatorio di Uroginecologia e Urodinamica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Duilio Casula, diretta dal professore Stefano Angioni - si discutono insieme le opzioni terapeutiche, che possono essere farmacologiche, chirurgiche, laser o radiofrequenza vulvare ed endovaginale, ma anche la riabilitazione della muscolatura pelvica. Il trattamento chirurgico è mininvasivo con il posizionamento di sling medio-uretrali e le iniezioni volumizzanti all'uretra».

L’incontinenza è caratterizzata dalla perdita involontaria di gocce di urina, principalmente quando si esercita la pressione sulla vescica, per esempio dovuta alla tosse, starnuti, risata oppure quando si sollevano oggetti pesanti. Alcuni possono avvertire lo stimolo improvviso e impellente di urinare, ma accade anche che le persone non avvertano più la sensazione di vescica piena.

La diagnosi viene effettuata dallo specialista con una visita del tratto urogenitale e, quando necessari, accertamenti strumentali, clinici e di laboratorio. «La studio di ogni caso parte da una ricostruzione anamnestica dettagliata della paziente – sottolinea dottor Martsidis – e un’analisi dei trattamenti, pregressi interventi, patologie e valutazione dei sintomi riferiti».

Le cause possono essere diverse. «I fattori di rischio sono: le gravidanze, i parti, la menopausa oppure altre patologie di origine neurologico, difetti congeniti e anche malattie concomitanti», dichiara lo specialista dell’Aou di Cagliari.

Sebbene il sesso femminile sia largamente colpito dai problemi di incontinenza involontaria, gli uomini non ne sono esenti. È una situazione che provoca in chi ne soffre grande disagio e può compromettere la qualità di vita e i rapporti interpersonali. Il 28 giugno è la Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza, ancora oggi un tabù sociale, in quanto la perdita incontrollata di urina alimenta un sentimento d’imbarazzo e vergogna.

Per chi soffre di incontinenza urinaria, prolasso utero-vaginale, secchezza vaginale e problematiche attinenti è possibile prenotarsi tramite impegnativa chiamando il CUP presso l’ambulatorio di Uroginecologia di Ginecologia e Ostetricia dell’AOU di Cagliari, il mercoledì e giovedì pomeriggio, per visite uroginecologiche, uroflussometrie, prove urodinamiche, trattamenti laser vulvo-vaginali e per una valutazione, diagnosi e trattamento completo.

Federica Portoghese

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