Disfunzioni sessuali, in Italia il 43% delle donne ne soffre

sabato 13 aprile 2024
Disfunzioni sessuali, in Italia il 43% delle donne ne soffre

La sessualità in ciascun individuo è un bisogno che si manifesta sin dai primi anni di vita. Nell’età riproduttiva, spiega la dottoressa Monica Pilloni, ginecologa e sessuologa del Policlinico Duilio Casula, «quando la risposta sessuale è turbata si parla di disfunzioni sessuali, un problema in continua evoluzione che purtroppo non ha dati recenti in Italia ma si stima che interessino, a seconda del tipo di disturbo, dal 22% al 43% delle donne».

Quando si parla di disfunzioni sessuali l’attenzione si concentra non solo sulla funzione sessuale ma anche sull’importanza della vita affettiva e di relazione che interessano la salute della donna. È necessario misurare la risposta sessuale individuando fattori come: il desiderio, la funzione eccitatoria, la capacità orgasmica, la dimensione cognitiva e il sentimento di appartenenza. Sicuramente - spiega la sessuologa del Duilio Casula, «il desiderio sessuale, in chiave affettiva, emotiva e relazionale gioca un ruolo importante nella problematica sessuale femminile. L’analisi di tale componente, relativamente ad un partner, può celare una realtà di coppia dove l’eroticità non trova una corretta collocazione».

Dopo aver inquadrato il disturbo sessuale, spiega la dottoressa Monica Pilloni, «è utile distinguere i fattori scatenanti che alimentano la disfunzione stessa. La validità della terapia, infatti, inizia dal riconoscere i fattori scatenanti la disfunzione e dall’interpretare tali disturbi come espressione della storia personale, dello stile di vita delle dinamiche relazionali della paziente».

L’approccio multidisciplinare, reso possibile dell’integrazione delle competenze cliniche nell’ambito ginecologico, associate a quelle della sessuologia, favorisce la diagnosi e un accompagnamento terapeutico mirato.

Tra le cause delle disfunzioni sessuali si individuano: eventi patologici e trattamenti chirurgici, che deturpano direttamente la funzionalità sessuale; disturbi della sfera uro-ginecologica; l’incontinenza urinaria da sforzo, che può inibire la sessualità; alterazioni metaboliche e i vizi sociali, come alcool e fumo, che rappresentano importanti fattori di rischio per la patologia vascolare.
I disturbi della circolazione, spiega la sessuologa, «nella donna ostacolano il riflesso orgasmico e riducono congestione e lubrificazione, con conseguente dolore genitale durante il rapporto».

«Altri fattori scatenati, oltre a quelli organici - dice la sessuologa Monica Pilloni - sono generati da secchezza e infiammazione delle pareti della vagina e da disturbi di origine infiammatoria, che culminano in vaginismo, ovvero un improvviso irrigidimento dei muscoli vaginali al momento dell'inserimento di un corpo esterno e dispareunia, la presenza di dolore genitale che si avverte durante il rapporto sessuale. Tali condizioni sono strettamente associate tra loro e devono essere valutate per poter individuare le diverse relazioni tra causa-effetto».

La valutazione del dolore genitale, che si avverte durante il rapporto sessuale, è molto importante perché può suggerisce la ricerca di patologie organiche croniche infiammatorie come ad esempio l’endometriosi.

Altri aspetti su cui lo specialista deve indagare durante la visita sono la risposta ormonale e la salute del pavimento pelvico. «Il primo - dice la ginecologa del Policlinico Duilio Casula - è importante perché gli ormoni sono fortemente coinvolti nella risposta sessuale e giocano un ruolo cruciale quando si parla di eccitazione e desiderio. Mente il secondo è importante perché può essere la causa di una penetrazione difficoltosa e dolorosa o di una riduzione dello stimolo eccitatorio e del raggiungimento dell’orgasmo».

La figura del sessuologo è volta a valutare i significati culturali e cognitivi che la paziente attribuisce al problema, per evitare di etichettare il disturbo lamentato come scatenato da un evento stressante. Le convinzioni personali etiche e morali e religiose sono parametri che permettono una interpretazione della conflittualità che ne può derivare.

 

CL

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