Guardare… con le mani: l’importanza del Braille

giovedì 4 gennaio 2024
Giornata mondiale del Braille 2024

In Italia si contano circa 1,4 milioni di ipovedenti e circa 220 mila persone non vedenti. Il codice Braille è un sistema di lettura ideato da Louis Braille intorno al 1829 basato sulla combinazione di sei punti, in rilievo e percepibili al tatto. Si contano dunque 64 combinazioni possibili che hanno permesso di tradurre simboli alfabetici, numeri, simboli musicali, matematici e scientifici.

Secondo il recente rapporto ISTAT sulle "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell'Unione Europea", è emerso che le gravi limitazioni visive coinvolgono una percentuale significativa della popolazione e che, tale percentuale, aumenta con l’avanzare dell’età: il 2,1% dai 15 anni fino al 5,6% per coloro che hanno più di 65 anni e all'8,7% per chi ha almeno 75 anni.
Le due principali cause di riduzione della vista sono gli errori refrattivi non corretti e la cataratta non trattata che, tra l’altro, resta la principale causa di cecità nei paesi a basso e medio reddito.

La prevenzione rappresenta lo strumento più importante per preservare la vista: la Società Oftalmologica Italiana consiglia di effettuare una visita oculistica alla nascita, entro i 3 anni di età, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 anni e una volta all'anno per le persone di età superiore ai 60 anni. Seguire queste linee guida consente di individuare precocemente eventuali difetti visivi e intervenire tempestivamente per limitarne l'aggravamento.

La Giornata mondiale del Braille, che cade il 4 gennaio, è un’occasione per sensibilizzare la popolazione sulle sfide che i non vedenti devono affrontare quotidianamente e per promuovere una corretta informazione sulla prevenzione dei disturbi della vista.

torna all'inizio del contenuto