Osteoporosi, fondamentali prevenzione e diagnosi precoce

venerdì 20 ottobre 2023
Osteoporosi, fondamentali prevenzione e diagnosi precoce

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico comunemente associata all’invecchiamento, che può avere conseguenze significative sulla salute e sulla qualità di vita. Si tratta di una malattia che indebolisce le ossa, rendendole fragili e suscettibili alle fratture.

Si stima che in Italia interessi circa 5.000.000 di persone, principalmente donne post menopausa (80%) e uomini in età senile, ma alcune malattie e l’assunzione di alcuni farmaci possono contribuire allo sviluppo in età giovane adulta di questa malattia. Secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2021, il 7,8% della popolazione italiana (il 13,2% delle femmine e il 2,1% dei maschi) ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, con prevalenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni, fino a raggiungere il 30,5% oltre i 74 anni (il 44,9% delle femmine e il 9,2% dei maschi).

Il professor Alberto Cauli, direttore della Reumatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, ora segretario nazionale del Collegio dei professori ordinari italiani di Reumatologia, spiega che: «L’osteoporosi è una malattia cronica dell’osso, caratterizzata da alterazioni strutturali e da una riduzione della massa ossea, che determinano una ridotta resistenza e un aumentato rischio di fratture».

I sintomi dell’osteoporosi possono includere dolori ossei cronici e fratture spontanee. Le fratture più comuni si verificano nelle vertebre, nel polso e nell’anca. Nel corso della vita, circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni.

«La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di osteoporosi – afferma l’esperto - attraverso alcuni accorgimenti come praticare regolarmente attività fisica, adottare una dieta ricca di vitamina D e calcio, l’astenersi dal consumo di alcol e tabacco, fare controlli medici regolari».

«Altro importante fattore per prevenire le fratture e tutte le possibili complicanze è costituito dalla diagnosi precoce – conclude il professor Cauli - di norma effettuata tramite la mineralometria ossea computerizzata (MOC), che consente l'inizio precoce di eventuali terapie farmacologiche».

La diagnosi precoce risulta fondamentale soprattutto nelle persone anziane. Le fratture da fragilità per osteoporosi, infatti, hanno rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità che di disabilità motoria, con elevati costi sia sanitari sia sociali. La mortalità da frattura del femore è del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% a un anno. Nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti la frattura.

Ogni anno, il 20 ottobre, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute delle ossa.

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