Sette consigli per prendersi cura della vista

giovedì 12 ottobre 2023
7 consigli utili per prendersi cura della vista

Sono circa 2,2 miliardi le persone con una disabilità visiva. Un miliardo di queste poteva essere prevenuto. «La prevenzione attraverso controlli oculistici periodici è uno dei modi più efficaci per prendersi cura della vista – spiega il professor Giuseppe Giannaccare, direttore dell’Oculista del San Giovanni di Dio – e sensibilizzare la popolazione verso l’importanza di una diagnosi precoce spesso coincide con una migliore prognosi. Infatti - prosegue il professore- curare tardivamente una patologia può determinare un risultato peggiore rispetto a quello che si sarebbe potuto ottenere con un trattamento tempestivo».

Secondo il Rapporto ISTAT del 2019 le gravi limitazioni visive colpiscono mediamente il 2,1% della popolazione dell’Unione Europea dai 15 anni in su, mentre a partire dai 65 anni si arriva al 5,6% e dai 75 anni all’8,7%.

Dati importanti che fanno emergere come una corretta cura della vista sia importante. Vediamo ora sette consigli utili.
Uno stile di vita sano aiuta a prevenire tutte le patologie, anche quelle degli occhi; bere molta acqua riduce il rischio di sviluppare “mosche volanti” e occhio secco; proteggere gli occhi dalla luce solare intensa, evitare traumi, schegge o ustioni indossando visiere/occhiali protettivi durante le attività a rischio; non utilizzare colliri senza consultare il medico; usare le lenti a contatto con particolari accorgimenti: preferire quelle giornaliere e gettarle dopo l’uso, non portarle mai mentre si fa la doccia o si nuota e toglierle sempre prima di dormire; evitare un uso promiscuo di asciugamani e di trucchi; evitare un uso prolungato degli schermi e fai frequenti pause.

«L’Oculistica del San Giovanni di Dio – spiega il professor Giannaccare - si occupa della valutazione e inquadramento fino al trattamento delle principali patologie retiniche e vengono infatti monitorate e diagnosticate altre patologie come la degenerazione maculare legata all’età, garantendo ai pazienti accesso ai servizi di secondo livello quali esami OCT, fluorangiografie, trattamenti laser sulla retina e iniezioni intravitreali».

«Le patologie vengono studiate nel dettaglio – spiega il direttore dell’Oculistica del San Giovanni di Dio - e oltre alla misurazione dell'acuità visiva e alla rilevazione della pressione intraoculare si eseguono esami più complessi come: campi visivi, OCT del nervo ottico ed eventuali planning chirurgici se la patologia non è controllata dalla sola terapia medica».

torna all'inizio del contenuto