Patologie della tiroide, i sardi tra i più coinvolti

giovedì 25 maggio 2023
Giornata mondiale della tiroide 2023

Sono diverse le patologie di cui ancora si parla molto poco e che meritano più attenzione, le patologie collegate alla tiroide fanno parte di queste. In Italia sono circa 6milioni le persone con problemi alla tiroide, anche se si tratta in prevalenza di patologie non gravi e curabili.

«La Sardegna per motivi geografici – spiega il professor Francesco Boi, direttore dell’Endocrinologia del Policlinico Duilio Casula - e genetici presenta un’alta prevalenza e incidenza di tutte le malattie tiroidee e la precoce identificazione e il trattamento di queste patologie rappresenta ancora oggi un obiettivo importante sia per i medici specialisti che per i medici di medicina generale».

La notevole diffusione di queste malattie, soprattutto nel genere femminile e spesso all’interno dello stesso nucleo familiare, rende centrali i temi della predisposizione genetica e della familiarità. Le patologie della tiroide possono coinvolgono i neonati che fin dalla nascita presentano una diagnosi clinica di ipotiroidismo congenito. Queste condizioni nella maggior parte dei casi non hanno carattere di familiarità. È essenziale, tuttavia, riconoscere la malattia precocemente, per prevenire gravi deficit neurocognitivi e dello sviluppo.

La tiroide è una ghiandola posta nella parte anteriore del collo che, producendo gli ormoni tiroidei, controlla molte funzioni dell’organismo come la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura, la crescita corporea e lo sviluppo del sistema nervoso centrale. La produzione di questi ormoni è controllata dall’ormone tireostimolante secreto dall’ipofisi, una ghiandola interna al cranio.

Le malattie tiroidee nascono da delle disfunzioni, ovvero il funzionamento anomalo della ghiandola. Queste avvengono a causa di un incorretto apporto nutrizionale di iodio, che viene assorbito per poi sintetizzare l’ormone tiroideo. Ogni persona contiene nel corpo circa 15-20mg, mentre l’apporto giornaliero necessario è di 150ug al giorno causa di patologie come l’iperproduzione (eccesso) o l’ipoproduzione (insufficienza) di ormone tiroideo.

Un’altra malattia della tiroide è il gozzo, ossia un aumento di volume della tiroide che causa difficoltà nella deglutizione e nella respirazione.
Esistono due tipi di gozzo: gozzo diffuso o gozzo nodulare. Nel primo caso l’intera tiroide aumenta di volume ma la sua superficie rimane liscia, mentre nel secondo caso si sviluppano dei noduli all’interno della tiroide, rendendo la superficie irregolare alla palpazione.

I noduli che si formano insieme al gozzo possono essere solidi o pieni di liquido. Questi rappresentano la complicazione della tiroide più comune e quasi sempre sono benigni. Infatti, solo nel 0,3% dei casi si presenta con caratteristiche maligne, provocando l’insorgenza di tumori alla tiroide. In altre parole, non tutti i noduli alla tiroide sono tumori (1 nodulo su 20 è tumorale).

La Settimana Mondiale della Tiroide 2023 è patrocinata dall’Istituto Superiore di Sanità e promossa dalle principali società scientifiche ha lo scopo di educare e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione e il trattamento delle patologie tiroidee.

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