Lavare correttamente le mani potrebbe dimezzare il rischio di contrarre infezioni

venerdì 5 maggio 2023
Lavare correttamente le mani potrebbe dimezzare il rischio di contrarre infezioni

La sicurezza dei pazienti nelle aziende sanitarie rappresenta un obiettivo prioritario volto a garantire e mantenere un’assistenza sanitaria di qualità. Per alcuni versi, però, raggiungere degli standard di sicurezza ottimali non è un’impresa facile, dice la dottoressa Monica Pedron, direttrice Risk management e qualità dell'Aou di Cagliari. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in Italia, negli ospedali per acuti, la prevalenza di pazienti con almeno un’infezione correlata all’assistenza (ICA) si aggira intorno all’8%.

«All’interno delle strutture sanitarie – afferma la dottoressa Monica Pedron - i pazienti, ma anche gli operatori, continuano ad essere esposti ad alcuni rischi rilevanti, come quello di contrarre un’infezione correlata all’assistenza, piuttosto che, durante la cura della stessa, riscontrare un antibiotico resistenza. Così come confermato dall’ISS, oltre il 44,5% dei pazienti con ICA riceve un trattamento antibiotico. Molti di questi sviluppano una resistenza all’antibiotico, provocando così migliaia di vittime. In Italia, ogni anno si contano più di 11mila decessi per questa causa».

«Su questi numeri – prosegue la dottoressa - dobbiamo interrogarci e riflettere, perché è vero che tanto è stato fatto ma, dobbiamo fare di più e convincerci dell’utilità di alcune buone pratiche come il lavaggio delle mani, incentivati e supportati anche dall’OMS».
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso strategie di prevenzione per il controllo delle infezioni come il corretto lavaggio delle mani, annualmente circa il 50% delle persone potrebbe evitare le ICA.

Lavarsi le mani è una pratica veloce, efficace, poco costosa per combattere la diffusione delle infezioni. L’OMS afferma che lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi, oppure con una soluzione idroalcolica per 20-30 secondi, blocca la trasmissione dei microrganismi dell’influenza e del raffreddore. È importante comunque limitare la contaminazione delle mani, coprendosi con la piega del gomito mentre si starnutisce o pulirsi il naso con dei fazzoletti.

«In occasione della Giornata mondiale per l’igiene delle mani, ricorrente il 5 maggio - conclude la dottoressa Monica Pedron - il Ministero della Salute e l’ISS dedicano diverse iniziative a supporto della campagna annuale dell’OMS “Salva vite: igienizza le mani” offrendo agli addetti del settore assistenziale l'opportunità di partecipare ad un corso di formazione a distanza gratuito dal titolo “Igiene delle mani per la prevenzione e controllo delle infezioni in ambito assistenziale” al quale ci si potrà iscrivere dal 5 maggio, accedendo alla piattaforma dell’ISS www.eduiss.it».

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