Immunizzazione, oltre 20 milioni di persone salvate con il vaccino anti Covid-19

domenica 30 aprile 2023
Settimana mondiale dell’immunizzazione

Il vaccino è una delle invenzioni più importanti sviluppate per il genere umano. Vaccinarsi consente di proteggersi da malattie potenzialmente mortali e per questo possiamo considerarlo uno dei migliori mezzi di prevenzione sanitaria e inoltre fa risparmiare miliardi sugli interventi di cura ai vari Paesi. A livello mondiale, l’impatto delle vaccinazioni sulla riduzione della mortalità è secondo solo all’approvvigionamento di acqua potabile. Ne abbiamo parlato con il professor Aldo Manzin, responsabile del servizio di Microbiologia e virologia sperimentale all'Aou di Cagliari e docente di Microbiologia clinica nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Cagliari.

Negli ultimi due anni – dice il professor Manzin - la vaccinazione anti Covid-19 ha ridotto di molto il rischio di morte conseguente all’infezione. In un solo anno, questo tipo di vaccino ha risparmiato quasi 20 milioni di morti in tutto il mondo e ha avuto un effetto di protezione notevole (fino all’80%) dal rischio di sviluppare una forma grave della malattia, soprattutto nei soggetti anziani e più fragili».

Il vaccino non solo protegge noi stessi, ma anche chi ci sta intorno e non può vaccinarsi (o sceglie di non farlo). Questo perché se la percentuale di vaccinati in una popolazione è alta si riduce la possibilità che i non vaccinati entrino in contatto con il virus, facendo scattare quel fenomeno chiamato immunità di gregge. È fondamentale ricevere il vaccino anche per proteggersi dalle malattie più comuni, che in breve tempo possono tramutare in gravi complicanze.

Il morbillo è uno dei virus che a primo impatto non sembrano minacciosi per la nostra salute (causa principalmente eruzioni cutanee febbrili), ma è una delle malattie che si diffonde più velocemente e può portare gravi complicanze, soprattutto neurologiche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa di questa malattia ogni giorno nel mondo muoiono oltre 400 persone, circa 150.000 ogni anno. È anche l’agente più potente in grado di dare immunosoppressione.

«L’introduzione a livello globale della vaccinazione anti-morbillo ha ridotto la mortalità del 75% in pochi anni – spiega il professor Manzin - rendendola una delle misure preventive a più elevato impatto sulla salute pubblica mondiale». «Eppure – aggiunge il professore - l’adesione alla vaccinazione anti-morbillo negli ultimi tre anni si è costantemente ridotta, fino a scendere sotto la soglia del 95% ritenuta necessaria per il raggiungimento dell’immunità di gregge, necessaria per scongiurare la diffusione a livello epidemico dell’infezione».

Anche l’influenza rientra fra le malattie apparentemente innocue, ma che in realtà può avere conseguenze gravi per lattanti, bambini nati prematuramente, gli ultrasessantacinquenni, le donne incinte, coloro che soffrono di alcune malattie croniche o di disturbi del sistema immunitario.

«Alcune complicazioni possibili – prosegue il professor Manzin- sono l’otite media, la polmonite, la miocardite e l’encefalite. L’influenza colpisce ogni anno l’8% della popolazione italiana, in un range che va dai 5 agli 8milioni, mentre si osservano fino a 8-10mila morti all’anno per complicanze della malattia, soprattutto tra anziani e malati cronici».

«Tuttavia – conclude il professore - nonostante la ripresa importante della campagna a favore della vaccinazione anti-influenzale proprio nel periodo della pandemia da Covid-19, nella stagione 2021-22 il tasso di vaccinazione nella popolazione generale in Italia si è attestato al 20,5% (in diminuzione rispetto al 24% circa della stagione precedente), arrivando al 58,1% solo negli anziani, in calo comunque rispetto al 65,3% della stagione precedente».

La settimana mondiale dell’immunizzazione, dal 24 al 30 aprile, è un'occasione in più per ricordarci quanto sia importante vaccinarsi promuovere questo gesto, per far si che sempre più persone vengano protette dalle malattie.

L.M

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