La voce, uno strumento potente

domenica 16 aprile 2023
La voce, uno strumento potente

Per l’essere umano la voce rappresenta il principale strumento quotidiano di comunicazione. Questa ha origine dal suono prodotto dal passaggio dell’aria verso la laringe, l’organo predisposto alla fonetica, e le corde vocali che ci permettono di cambiarne tono e intensità. In occasione della Giornata mondiale della voce, il 16 aprile, scopriamo cosa fare e non fare per proteggerla, quali sono le patologie che possono colpirla e anche qualche curiosità che forse non sapevi sull’influenza che questo strumento di comunicazione ha sul nostro cervello.

L’essere umano produce suoni tutti diversi tra loro e nell’atto del parlare se ne emettono diversi classificabili in suoni labiali, nasali e dentali in base a come viene usato il palato, di come posizioniamo la lingua o da dove si fa uscire la voce. Quest’ultima è un elemento caratterizzante dell’individuo e risulta differente per motivi come sesso, età, e qualità fisiche come la grandezza dei polmoni o la lunghezza delle corde vocali. In genere, le corde vocali delle donne sono più sottili e allungate, mentre quelle degli uomini sono più tozze e grosse.

Un uso eccessivo della voce può causare alcuni problemi, chiamati disfonie. La disfonia è la patologia che colpisce gli organi dell’apparato fonatorio, come bocca, corde vocali, naso, faringe, laringe e trachea. I sintomi più frequenti sono raucedine, ovvero l’abbassamento di voce, bruciore faringeo, fatica nel parlare e persino perdita completa della voce detta afonia. Le persone più a rischio sono i professionisti che usano la voce come strumento di lavoro. Tra questi, si trovano insegnanti, conduttori, cantanti, attori e altri ancora.

I disturbi vocali possono essere prevenuti con poche semplici abitudini. È importante evitare il fumo, mantenere il nostro corpo in salute, idratarsi spesso ed evitare il consumo di alcolici. Influisce positivamente anche la riduzione di stress e dell’umidità dell’ambiente in cui si vive o lavora. Anche ricorrere a pause di silenzio durante lunghi discorsi, può aiutare a preservare la qualità della voce.

Altre curiosità riguardanti la voce arrivano da studi fonetici e sociologici portati avanti da numerosi studi di centri di ricerca internazionali. Ad esempio, secondo quanto pubblicato sulla rivista Plos One, gli uomini preferiscono le donne dalla voce più acuta, correlandola ad un corpo più esile, mentre le donne preferiscono gli uomini dalla voce profonda, perché le ritengono più virili.

Il famoso Journal of Social, Evolutionary and Cultural Psychology ha evidenziato che prendendo in considerazione solo le voci, la maggioranza delle persone tende a sottostimare l’età esatta degli uomini che vanno dai 45 ai 67 anni e individuare con più precisione quelle di adolescenti e bambini.

Infine, la società scientifica Acoustical Society of America ha dimostrato che, solamente ascoltando poche parole pronunciate, siamo in grado di distinguere chi sia la persona più alta e più bassa in una coppia o persino in un gruppo di cinque persone. Per questo la voce ci dice e racconta molto più di quello che vuol dire un individuo e influenza le connessioni del nostro cervello suggerendoci informazioni in più su chi ascoltiamo.

L.M

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