Tumori gastroesofagei, il sì di Aifa a nuove immunoterapie

domenica 8 gennaio 2023
Tumori gastroesofagei, il sì di Aifa a nuove immunoterapie

I dati, nel report Istat 2021, mettono in evidenza quasi 44 mila nuovi casi di carcinoma del colon retto diagnosticati nel corso del 2020 in Italia. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) approva l’accesso al rimborso economico del farmaco immunoterapico nivolumab nel trattamento di prima linea dell’adenocarcinoma dello stomaco, dell’esofago e della giunzione gastro-esofagea.

Negli ultimi anni sono stati eseguiti due studi denominati CheckMate (-649 e -142), dove sono stati eseguiti dei test sulla risposta immunoterapica di diversi pazienti con tumori localizzati nell’apparato gastro-intestinale/esofageo, portando a conclusioni rilevanti ed efficaci sia in termini di sopravvivenza che dalla risposta immunologica del paziente.

Aifa risponde così con due nuove soluzioni terapeutiche e con l’accessibilità al rimborso del farmaco nivolumab per i pazienti che ne usufruiscono in terapia. Nel caso di tumori del colon-retto metastatico a elevata instabilità dei microsatelliti o deficit di riparazione del mismatch, dopo una precedente chemioterapia a base di fluoropirimidine, viene associata la duplice immunoterapia a base di Nivolumab e ipilimumab.  Nello studio CheckMate -142, ha dimostrato un miglioramento significativo del tasso di risposta obiettiva. Inoltre, anche l’incidenza di sopravvivenza, a seguito della duplice immunoterapia, è salita a 4 anni nel 70% dei pazienti, rispetto a coloro che non hanno ricevuto questo tipo di trattamento, il 25% arriva a un anno dalla diagnosi. 

Il trattamento, di prima linea, con nivolumab in associazione con chemioterapia ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente importante della sopravvivenza globale (OS) e della sopravvivenza libera da progressione (PFS) nei pazienti con tumore gastrico metastatico o avanzato non resecabile, tumore della giunzione gastroesofagea (GEJ) o adenocarcinoma esofageo, rispetto al trattamento con la sola chemioterapia.

Nivolumab è il primo inibitore di PD-1 che dimostra maggiore OS e PFS in combinazione con chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti con tumore gastrico, tumore della giunzione gastroesofagea (GEJ) o adenocarcinoma esofageo. Questo tipo di terapia si è impiegata principalmente nella cura di pazienti oncologici con una risposta immunitaria alla proteina tumorale maggiore di 5 (PD-L1 >5).

A.C

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