Tumore del pancreas, un male silenzioso

lunedì 12 dicembre 2022
Tumore del pancreas, un male silenzioso

Il carcinoma pancreatico è una delle malattie oncologiche più gravi e più temute a causa della tardiva diagnosi. Viene soprannominato tumore silenzioso perché in fase precoce non da segni particolari e anche quando sono presenti si tratta di disturbi piuttosto vaghi che possono essere interpretati in modo errato. Per questi motivi la diagnosi spesso viene fatta quando la malattia è già estesa.

In Italia i nuovi casi sono passati da 13.700 nel 2017 a 14.300 nel 2020. Le persone più a rischio sono quelle che si trovano nella fascia d'età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Nel 2021 ha causato il decesso di 6.300 uomini e 6.600 donne. Nonostante ciò, sono 21.200 le persone viventi dopo una diagnosi di tumore del pancreas (11.000 uomini e 10.100 donne). La probabilità di vivere ulteriori 4 anni dopo aver superato il primo anno dalla diagnosi è del 31% negli uomini e 12% nelle donne e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è dell’11% negli uomini e 12% nelle donne.

«Esistono diversi tumori del pancreas – ci spiega il professor Mario Scartozzi, direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda ospedaliero Universitaria di Cagliari – principalmente l’adenocarcinoma, il più frequente e aggressivo e quello neuroendocrino meno frequente e più curabile».

«La cura principalmente passa per chemioterapia, chirurgia e qualche volta radioterapia nelle forme locali – prosegue l’oncologo – Invece nelle forme metastatiche principalmente chemioterapia.»

Si stima che il tumore del pancreas possa diventare la seconda causa di morte entro il prossimo decennio nei Paesi occidentali. Svolge un ruolo importante la prevenzione per chi ha casi di familiarità con questo tumore, è possibile sottoporsi a controlli periodici sulla funzionalità del pancreas, del fegato e dell'intestino, soprattutto dopo i 50 anni.

«È senza dubbio importante non fumare e seguire una dieta ricca di frutta, verdura e povera di alcol - conclude il professor Scartozzi- ed è molto importante curarsi ed essere seguiti in centri con un alto volume di casi e di esperti nel settore».

C.F

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