Disabili, sono 3 milioni in Italia, in Sardegna è il 7,3% della popolazione

sabato 3 dicembre 2022
Disabilità 2022

In Italia le persone con disabilità sono circa 3 milioni, il 5,2 per cento della popolazione. Dato che in Sardegna sale arrivando al 7,3 per cento. A dirlo è l’Istat che nel rapporto “Conoscere il mondo della disabilità” fotografa la situazione al 2017. Gli anziani sono i più colpiti: quasi 1 milione e mezzo di ultrasettantacinquenni (cioè più del 20% della popolazione in quella fascia di età) si trovano in condizione di disabilità e 990.000 di essi sono donne.

Ne segue che le persone con limitazioni gravi hanno un’età media molto più elevata di quella del resto della popolazione: 67,5 contro 39,3 anni. Il 26,9% di esse vive sola, il 26,2% con il coniuge, il 17,3% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 10% con uno o entrambi i genitori, il restante 12% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare (Istat, 2016).

Insomma, una situazione che merita attenzione, tanto che il 3 dicembre si celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità proprio per promuoverne i valori, i diritti e il benessere, indetta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). Lo scopo è di promuoverne l’inclusione, il diritto a partecipare pienamente alla vita e allo sviluppo della loro società, e a godere di condizioni di vita uguali a quelle degli altri cittadini.

Nel 2011 viene pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Banca mondiale il primo documento a fornire un ampio quadro globale della situazione delle persone con disabilità, il World Report on Disability (WRD). Si stima che oltre 1 miliardo di persone nel mondo abbia problematiche legate alla disabilità. Si tratta di circa il 15% della popolazione mondiale, e all’incirca sono 190 milioni le persone di età pari o superiore a 15 anni con significative difficoltà di funzionamento.

Un numero in costante crescita a causa delle condizioni di salute croniche e dell'invecchiamento della popolazione. Le principali analisi confermano, infatti, che esiste una correlazione positiva tra invecchiamento e disabilità, soprattutto nei paesi più poveri, in cui gli individui accumulano, nel corso della vita, maggiori rischi sanitari.

In molti paesi del mondo la disabilità continua a scontrarsi con barriere culturali e ambientali e le motivazioni sono numerose, per esempio la mancanza di servizi accessibili e la mancanza di protezione sociale. Questo è un aspetto fondamentale per i bambini con disabilità che affrontano serie difficoltà dall’accesso all’istruzione all’inclusione nella società.

Secondo il nuovo rapporto dell'UNICEF “Considerati, contati, inclusi” ("Seen, Counted, Included") del 2021, il numero di bambini e adolescenti con disabilità a livello globale è stimato in quasi 240 milioni. Questa nuova stima è superiore alle precedenti, e si basa su una comprensione più significativa e inclusiva delle disabilità, che considera le difficoltà in diversi ambiti di attività, così come i sintomi di ansia e depressione. Le persone con disabilità affrontano barriere, stigmatizzazione e discriminazione quando accedono alla salute e ai servizi e alle strategie sanitarie. In molti casi, anche in Italia, il percorso scolastico degli alunni disabili è stato interrotto per mancanza di docenti specializzati, aule non accessibili per barriere architettoniche e per mancanza di tecnologie assistive.

Per la prima volta alcuni obiettivi sostenibili nell’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile considerano le persone con disabilità perché queste persone vanno messe nella condizione di vivere, scegliere, partecipare al pari degli altri promuovendo soluzioni per superare i loro ostacoli e le loro barriere.

C.F

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