Nasce la giornata regionale della donazione e del trapianto

venerdì 4 novembre 2022
Nasce la giornata regionale della donazione e del trapianto

Anche la Sardegna ha la sua "Giornata regionale della donazione e del trapianto". La norma che la istituisce, approvata dal Consiglio regionale all'unanimità, definisce il 24 febbraio come data in cui ricordare, per sensibilizzare, amministrazioni locali e cittadini sull'importanza e l'urgenza di una sempre maggiore diffusione delle pratiche finalizzate alla donazione e al trapianto di organi e tessuti.

Un'attività importante se si pensa che ci sono Comuni sardi (74 su 377) che ancora non hanno aderito al progetto del Centro nazionale dei trapianti sulla possibilità di potersi dichiarare potenziali donatori "post mortem" al rinnovo della carta d'identità.

La Giornata regionale sarà celebrata con dieci riconoscimenti di "Ambasciatore sardo della donazione" a persone, Comuni, enti pubblici, enti, istituti e associazioni private senza scopo di lucro, che si sono distinte nella formazione e sensibilizzazione nel campo della donazione e del trapianto degli organi e dei tessuti.

Il 24 febbraio è una data simbolica: in quel giorno avvenne il tragico incidente aereo in cui persero la vita i componenti dell'equipe medica del reparto di cardiochirurgia dell'ospedale Brotzu di Cagliari, i dottori Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna e tre membri dell'equipaggio, che trasportavano un cuore destinato proprio ad un trapianto.

L'Aula prima di chiudere i lavori ha anche approvato, sempre all'unanimità, la norma che contiene disposizioni per l'inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile. Il testo unifica tre proposte presentate in questa legislatura.

Il provvedimento prevede in particolare misure per sostenere l'inclusione scolastica e lavorativa delle persone con disabilità uditiva, interventi di sensibilizzazione e di formazione per favorire la diffusione della lingua dei segni e di ogni altro mezzo, anche tecnologico, volto ad abbattere le barriere della comunicazione misure per favorire l'accesso ai servizi pubblici, agli eventi, all'informazione. I fondi a disposizione ammontano a due milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

torna all'inizio del contenuto