Prematuri, in Italia riguarda il 7% dei neonati

giovedì 17 novembre 2022
Prematuri, in Italia riguarda il 7% dei neonati

In Italia nascono ogni anno oltre 30mila prematuri (il 7% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37° settimana di età gestazionale. È importante ricordare la Giornata mondiale della prematurità, che si svolge il 17 novembre, per sensibilizzare sul tema.

Le cause della prematurità sono diverse e possono dipendere da problematiche riguardanti lo stato di salute della futura madre, la gravidanza in atto oppure il feto.
Tra i fattori rischio materni, che possono aumentare la possibilità di partorire prima del termine, ci sono la presenza di problemi di salute come diabete, cardiopatie, ipertensione, obesità, ma anche avere un’età inferiore ai 16 anni o superiore ai 35, lo svolgimento di lavori pesanti e l’abuso di alcol, sostanze stupefacenti o fumo.

I principali rischi legati alla gravidanza, invece, sono la gravidanza multipla, la presenza di malformazioni dell’utero, le patologie del liquido amniotico, ma anche le infezioni vaginali o delle vie urinarie non adeguatamente trattate e la rottura prematura delle membrane.

Infine, i problemi che interessano il feto sono soprattutto la sofferenza fetale, il ritardo di accrescimento e la presenza di malformazioni.

La nascita prematura si può prevenire innanzitutto individuando quelli che sono i fattori di rischio che aumentano la probabilità di un parto prematuro, come un precedente parto prematuro, l’obesità, un’alimentazione non sana, fumare e fattori sociali che possono causare stress alla donna.

Le conseguenze di un parto prematuro dipendono dal grado di prematurità, in quanto maggiore è l’anticipo della nascita, più alto è il grado di immaturità funzionale e quindi il rischio di avere delle disfunzioni o di essere affetti da patologie.

M.C

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