Sviluppo del linguaggio: il 17% dei bambini è balbuziente

sabato 22 ottobre 2022
Giornata mondiale balbuzie 2022

La balbuzie o disfluenza verbale è un fenomeno maggiormente diffuso in età prescolastica. Questo disturbo influisce sulla qualità comunicativa e sociale dell’individuo. In Italia ne soffre circa il 17% della popolazione. Il 22 ottobre viene dedicata la giornata in tutto il mondo con l’obiettivo di sensibilizzare la società e sottolineando l’importanza dell’approccio e inclusività sociale nei confronti di chi balbetta.

La balbuzie è un disturbo nella formulazione fluente del parlato, non si limita esclusivamente a un disturbo dell’apparato vocale. Altri fattori che incidono sono di tipo neurologico, psicologico, emotivo, o nel caso di una balbuzie acquisita è solitamente dovuta a traumi cranici o conseguente a ictus.

Esistono delle variazioni di presentazione della balbuzie: essa può variare da individuo a individuo (interindividuale) ma può variare anche in base alla sua manifestazione nell’individuo stesso nell’arco della giornata o dell’episodio (intraindividuale) in termini di frequenza, durata, tipologia e severità.  Il disturbo nella formulazione fluente del parlato inizia a manifestarsi in concomitanza delle prime parole, tra i due e i cinque anni.

Nella maggioranza dei casi rappresenta una fase transitoria, che andrà a risolversi con lo sviluppo. In circa il 20% dei casi, invece, permane e si delinea in maniera più chiara ed evidente, con l’inizio della scuola dell’obbligo. Quando il disturbo si manifesta in età adulta (balbuzie acquisita), può essere secondaria a diversi traumi, o come conseguenza a determinate patologie che intaccano l’emisfero del cervello che manda gli input all’emissione del suono fonetico, come ad esempio, l’ictus. Lo specialista che diagnostica questo disturbo e avvia il paziente a una terapia è il logopedista, ma nella gran parte dei casi è necessaria prima una valutazione multidisciplinare.

La giornata mondiale si pone lo scopo di mettere in evidenza l’esigenza di sensibilizzare e informare sia i più piccoli sia gli adulti di quanto sia realmente importante prendersi cura del balbuziente, sotto l’aspetto sociale e psicosociale, due fattori che incidono pesantemente sulla qualità di vita del soggetto che presenta il disturbo.

A.C.

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