Gruppo sanguigno e ictus, c’è una correlazione

giovedì 1 settembre 2022
Gruppo sanguigno e ictus, c’è una correlazione

Tramite il gruppo sanguigno si potrebbe prevedere di avere un ictus in età giovanile: il gruppo sanguigno 0, infatti, è associato a un minore rischio di avere un ictus prima dei 60 anni. A comunicarlo è un ampio studio, pubblicato nella rivista Neurology, al quale hanno partecipato ricercatori di oltre 50 istituzioni in tutto il mondo.

Il numero di persone con ictus precoce è in aumento. E in parallelo aumentano le morti precoci e, in chi si salva, gli anni vissuti con disabilità. Nonostante ciò, ci sono poche ricerche sulle cause degli ictus precoci”, afferma il co-autore principale dello studio, Steven J. Kittner, professore di neurologia alla University of Maryland School of Medicine, negli Stati Uniti.

Per questo motivo, insieme ai colleghi, ha eseguito una meta-analisi di 48 studi su genetica e ictus ischemico che includevano 17.000 pazienti con ictus e 600.000 persone che non l’avevano mai avuto. Sono stati quindi esaminati tutti i cromosomi raccolti per identificare le varianti genetiche e hanno trovato un legame tra ictus a esordio precoce (prima dei 60 anni) e l’area del cromosoma che include il gene che determina se un gruppo sanguigno è A, AB, B o 0.

Attraverso questi studi è stato scoperto che chi aveva il gruppo sanguigno 0 aveva un rischio inferiore del 12% di avere un ictus rispetto a persone con altri gruppi sanguigni, come coloro che avevano il gruppo A che presentavano un rischio del 18% più alto.

Il motivo ha probabilmente a che fare con fattori di coagulazione del sangue e altre proteine circolanti che svolgono tutte un ruolo nello sviluppo di coaguli”, spiega Kittner. Infatti, studi precedenti hanno evidenziato che le persone con gruppo A hanno un rischio leggermente maggiore di sviluppare coaguli di sangue nelle gambe (trombosi venosa profonda).

M.C

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