Il Centro endometriosi dell’Aou di Cagliari al fianco delle donne

lunedì 28 marzo 2022
Giornata mondiale dell’endometriosi 2022

Il Policlinico Duilio Casula centro di eccellenza contro l’endometriosi. La struttura di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal professor Stefano Angioni, si occupa dell’inquadramento diagnostico e terapeutico delle pazienti e vengono effettuate circa 500 consulenze all’anno e sono monitorizzate circa 3000 pazienti. Del resto, si tratta di una patologia complessa, difficile da diagnosticare.

L’endometriosi è una malattia molto diffusa che colpisce le donne in età riproduttiva tanto che è stata riconosciuta di recente malattia sociale. Si riscontra in circa il 10-15 % delle donne in età riproduttiva, ma è particolarmente frequente in quelle con problemi di sterilità (35%) e con dolore pelvico (oltre il 60%).

«La malattia – spiega professor Angioni – è caratterizzata dal fatto che l’endometrio (il rivestimento interno dell’utero che viene normalmente eliminato ciclicamente con le mestruazioni) si impianta all’interno dell’addome fuori dall’utero invadendo gli organi pelvici tanto da determinare sintomi gravi come sterilità e dolore cronico nelle donne affette. La causa è ancora in gran parte sconosciuta». Si tratta, aggiunge il direttore della Ginecologia e Ostetricia, di «una malattia progressiva ed il dolore (presente in oltre il 90% dei casi) da ciclico (durante e poco prima delle mestruazioni) diventa molte volte continuo tanto da condizionare spesso la qualità di vita.

Da modesti questi dolori possono coinvolgere anche l’apparato intestinale ed urinario rendendo talvolta indispensabile intervenire chirurgicamente. Nelle giovanissime il primo sintomo può essere rappresentato da semplici mestruazioni dolorose che pertanto possono rappresentare il primo segno della comparsa dell’endometriosi stessa. 

Nel centro endometriosi del Policlinico, vengono effettuate circa 500 consulenze all’anno e sono monitorizzate circa 3000 pazienti. Gli interventi chirurgici sono circa 150 all’anno e sono effettuati da equipe multidisciplinari. Attualmente, per quanto riguarda la ricerca scientifica, sono in corso diversi studi promettenti riguardanti gli aspetti omici della patologia (cioè quelli riguardanti la biologia molecolare), che potrebbero permettere di identificare con precisione e caratterizzare un determinato soggetto dal punto di vista genetico, metabolico, microbico, al fine di orientare più facilmente le diagnosi e spiegare meglio l’origine e la progressione dell’endometriosi.

Alla diagnosi si arriva spesso dopo un lungo percorso che può portare a gravi ripercussioni psicologiche per la paziente. «Molte professionalità mediche – dice ancora Angioni – devono spesso prestare la loro assistenza a donne che magari non sanno di aver questa patologia e si rivolgono alla loro attenzione accusando dolori ritenuti di altra origine. Il problema medico e sociale dell’endometriosi è proprio la mancanza di conoscenza da parte di alcuni medici e delle donne dell’esistenza e delle conseguenze di questa malattia tanto che per mesi ed anni può essere trascurata e quindi rimanere non curata».

Proprio per questo motivo è importante celebrare la Giornata mondiale dell’endometriosi, il 28 marzo, istituita nel 2014 per porre l’attenzione su questa malattia cronica, progressiva e invalidante. In previsione della ricorrenza, sabato 26 marzo alle 11, il Centro endometriosi del Duilio Casula ha incontrato la popolazione presso il Polo Culturale del Comune di Sanluri.

Per maggiori informazioni sull’attività del centro è possibile scrivere una mail a centro.endometriosi@aoucagliari.it, chiamare lo 07051093250 e per prenotare un appuntamento è possibile contattare lo 070474747.

V.A

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