Inizia una nuova era per la donazione di organi: il sì diventa digitale

sabato 25 settembre 2021
DigitalAido

Inizia una nuova era per la donazione di organi: il sì alla donazione diventa digitale. In coincidenza con la Giornata del Sì alle donazioni di organi è stato lanciato lo Spid di Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) valido anche per esprimere il consenso alla donazione di organi e disponibile sulla nuova app Aido e sul sito aido.it.

Da oggi, dunque, è possibile iscriversi all’Aido e contestualmente manifestare il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti, utilizzando la propria identità digitale spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o un certificato di Firma Digitale in possesso dell’utente. Di prossima implementazione anche l’utilizzo della firma CIE (Carta d’Identità Elettronica).  La modalità digitale va ad aggiungersi a quella tradizionale dell’atto olografo.

Il ministro ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, ha accolto con entusiasmo la novità. «Voglio fare i complimenti ad Aido per DigitalAIDO – ha detto – un progetto molto importante per il suo valore etico, per l’importanza della promozione della cultura della donazione di organi, ma anche per me personalmente che sono tesserato AIDO da quando avevo 14 o 15 anni».

Per Colao, «la digitalizzazione della memoria di quel tesserino per tanti anni conservato nel mio portafogli è un segno di continuità ma anche di modernizzazione. Credo che poter esprimere la propria volontà alla donazione tramite SPID sia una nuova opportunità. Gli italiani stanno aderendo sempre di più alla digitalizzazione, sono oltre 24 milioni le identità digitali attive in Italia (il numero aumenterà). SPID non deve essere solo accesso ai servizi di pubblica amministrazione ma anche integrazione nella vita sociale del Paese e AIDO rappresenta uno dei pilastri più importanti di questo obiettivo e di quello che il Paese vuole essere».

Felice e commossa di questi riconoscimenti, la Presidente Nazionale di AIDO, Flavia Petrin, che ha introdotto l’illustrazione di questa “rivoluzione copernicana” mostrando concretamente la funzionalità dell’App, facilissima da usare e scaricabile dagli store di Apple e di Google Play. «La digitalizzazione del consenso alla donazione di organi prestato con AIDO – ha aggiunto raggiante la Presidente Petrin - è uno dei progetti più importanti nella storia cinquantennale dell’Associazione, sicuramente il più importante degli ultimi anni. AIDO si rende capofila della digitalizzazione del Terzo Settore, dando un nuovo significato a SPID e alla firma digitale, che diventano strumenti a servizio non più solo del singolo cittadino – nel suo diritto di cittadinanza digitale – ma della collettività tutta, a tutela di quel diritto alla salute che passa anche attraverso la donazione di organi, tessuti e cellule. AIDO ha saputo raccogliere la sfida della digitalizzazione, lanciata dalla pandemia, con la forza che proviene dai più deboli: gli oltre 8.000 pazienti in lista d’attesa per il trapianto, ai quali AIDO da sempre guarda come suo primo fine».

 

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