Notte europea dei ricercatori, anteprima a Cagliari con il Social inclusion lab

venerdì 27 agosto 2021
Social inclusion lab

La Notte europea dei ricercatori prende il via a Cagliari con il Social inclusion lab: giovani e giovanissimi fianco a fianco con i ricercatori impegnati nella lotta al Coronavirus.

Un progetto importante che ha l’obiettivo di abbattere le disuguaglianze di salute e di inclusione sociale e ha per protagonisti un gruppo di adolescenti e gli specialisti dei laboratori che lottano contro il Coronavirus. Il percorso coinvolge i docenti dell’ateneo, l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, il comune e i Centri di quartiere di Cagliari. Un evento che è diventato un cortometraggio, che racconta la giornata dei ragazzi a caccia del Covid-19.

Il video, realizzato dal team della struttura Comunicazione e relazioni esterne dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, sarà diffuso sulle pagine social dell’Aou di Cagliari, dell’Università e su UnicaRadio web.

Per l’ateneo hanno curato il progetto i docenti Luigi Minerba (dipartimento Scienze mediche e sanità pubblica e direttore dello Sviluppo organizzativo e sistema informativo dell’Aou) e Germano Orrù (direttore laboratorio Biologia molecolare dell’Aou). Al percorso, hanno collaborato l’assessorato comunale Politiche sociali, benessere e famiglia (Cagliari), Centro di quartiere La bottega dei sogni-Associazione Efys. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito dei progetti Notte europea dei ricercatori - azioni Marie Skłodowska-Curie.

Social inclusion lab è finalizzato al contrasto delle disuguaglianze di salute, ha un approccio olistico e intersettoriale e prevede il coinvolgimento e l’interazione  con diversi settori sociali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. “Si tratta di un canale di comunicazione e integrazione che - spiega il professor Minerba - mette in relazione ricerca universitaria e società. La sinergia tra iniziative territoriali e competenze universitarie tende ad accrescere il generale livello di benessere sociale con contenuto culturale, educativo e di sviluppo di consapevolezza civile. E crea nuovi spazi di confronto e studio. Anche così la ricerca diventa strumento di inclusione”. Un traguardo pregiato che trova slancio e solidità ulteriore nel ricco e interessante calendario di eventi legati a Sharper-Notte europea dei ricercatori, in programma nel Vecchio continente il prossimo 24 settembre.

A ospitare gli adolescenti deI Centro di quartiere La bottega dei sogni, il laboratorio di Biologia molecolare dell’Aou di Cagliari al San Giovanni di Dio. “Ho illustrato una curva epidemiologica, la nota curva dei contagi, e un grafico statistico utilizzato per - aggiunge Luigi Minerba - visualizzare l'andamento dell'epidemia di Covid-19 nel tempo e in una determinata popolazione. L’elaborazione e l’analisi dei dati che rappresentano la fase conclusiva del processo di ricerca, sono stati illustrati dal team del professor Orrù”. Gli allievi hanno potuto simulare preparazione ed estrazione dell’Rna utilizzando tecnologie innovative che consentono di identificare le varianti del virus Sars-Cov 2.

A seguire, i ricercatori con la dottoressa Viviana Lantini (medico, assessora Politiche sociali e della famiglia, Cagliari), hanno risposto ai quesiti dei ragazzi sulla pandemia. Per la Notte, saranno i bambini, con gli specialisti guidati da Germano Orrù, a simulare l’insieme delle attività di un laboratorio di ricerca.

Video correlati:

  • Sharper night al via con il Social inclusion lab

    Scopri in anteprima assieme a noi e ai ragazzi del Centro di quartiere La bottega dei sogni l'iniziativa per la Notte dei ricercatori.
torna all'inizio del contenuto