Coronavirus, Oms: la pandemia sta accelerando, siamo oltre i 300mila contagi

lunedì 23 marzo 2020
L'Oms lancia l'allarme

«La pandemia sta accelerando». Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing da Ginevra.

«Ci sono voluti - ha detto - 67 giorni per arrivare dal primo caso segnalato a quota 100.000. Ci sono voluti 11 giorni per i secondi 100.000 casi e solo 4 giorni per arrivare a 300.000. Ora sono stati segnalati all'Oms oltre 300.000 casi, da ogni paese del mondo».

Il direttore generale dell'Oms ha poi aggiunto: «Riconosciamo che alcuni Paesi hanno difficoltà  con la capacità di attuare misure offensive. Vari Paesi hanno mostrato che mobilitare le risorse internamente dalle regioni meno colpite è uno modo per aumentare la capacità».

«Possiamo cambiare la traiettoria di questa pandemia - ha aggiunto - Chiedere alle persone di stare a casa è un importante modo, ma per vincere dobbiamo attaccare il virus con tattiche aggressive, testando ogni caso sospetto, isolando ogni caso accertato, tracciando e mettendo in quarantena ogni persona che vi è stata a contatto».

La priorità, secondo il direttore, è proteggere gli operatori sanitari. «Anche se facciamo tutto il resto nel modo giusto, se non diamo la priorità alla protezione degli operatori sanitari, molte persone moriranno perché l'operatore sanitario che avrebbe potuto salvare la loro vita è malato. I lavoratori della sanità possono svolgere efficacemente il proprio lavoro solo quando possono farlo in sicurezza. Continuiamo a ricevere segnalazioni allarmanti da tutto il mondo di un gran numero di infezioni tra gli operatori sanitari», ha aggiunto.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto un cessate il fuoco globale. «La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite. Alle parti in guerra dico: ritiratevi dalle ostilità. Non dimentichiamo che nei Paesi devastati dalla guerra, i sistemi sanitari sono crollati», ha aggiunto.

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