Coronavirus, Agenzia europea medicinali: false le notizie su anti-infiammatori

venerdì 3 aprile 2020
Medicine

«Al momento non ci sono prove scientifiche che stabiliscano un legame tra ibuprofene e peggioramento di Covid-19». A chiarirlo è l'Agenzia europea dei medicinali (Ema), che è venuta «a conoscenza di segnalazioni, in particolare sui social media, che sollevano dubbi sul fatto che i medicinali antinfiammatori non steroidei (Fans) come l'ibuprofene possano peggiorare la malattia del coronavirus (Covid-19)». L'Ema annuncia in un comunicato che sta monitorando attentamente la situazione ed esaminerà tutte le nuove informazioni che saranno disponibili su questo problema nel contesto della pandemia.

«A Maggio del 2019 - spiega l'Agenzia - il comitato per la sicurezza dell'Ema (Prac) ha iniziato una revisione dei farmaci antinfiammatori non steroidei ibuprofene e ketoprofene, a seguito di un’indagine dell'Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (Ansm) che ha suggerito che l'infezione dovuta alla varicella e alcune infezioni batteriche potrebbero essere aggravate da questi medicinali. Nelle informazioni sul prodotto di molti medicinali Fans sono presenti già delle avvertenze che gli effetti degli anti-infiammatori non steroidei possono mascherare i sintomi di un peggioramento dell'infezione. ll Prac sta rivedendo tutti i dati disponibili per verificare se siano necessarie misure aggiuntive».

All'inizio del trattamento della febbre o del dolore in corso di malattia da Covid-19,  spiega ancora l’Ema, «i pazienti e gli operatori sanitari devono considerare tutte le opzioni di trattamento disponibili, incluso il paracetamolo e i Fans. Ogni medicinale ha i suoi benefici e i suoi rischi come descritto nelle informazioni del prodotto e che devono essere prese in considerazione insieme alle linee guida europee, molte delle quali raccomandano il paracetamolo come opzione di primo trattamento nella febbre e nel dolore».

In accordo alle linee guida nazionali di trattamento, rileva l’Ema, «i pazienti e gli operatori sanitari possono continuare a utilizzare Fans (come l’ibuprofene) come riportato nelle informazioni del prodotto approvate. Le raccomandazioni attuali prevedono che questi medicinali vengano utilizzati alla dose minima efficace per il periodo più breve possibile».

I pazienti che hanno qualsiasi dubbio devono rivolgersi al proprio medico o al farmacista. «Attualmente, dice ancora l’Ema, «non ci sono ragioni per interrompere il trattamento con ibuprofene, in base a quanto riportato sopra. Ciò è particolarmente importante per i pazienti che assumono ibuprofene o altri Fans per malattie croniche».

A seguito della revisione dei dati di sicurezza dell’ibuprofene e del ketoprofene, l’Ema sottolinea la necessità «di condurre tempestivamente studi epidemiologici, al fine di fornire adeguate evidenze sugli effetti dei Fans sulla prognosi della malattia da Covid-19. L'Agenzia sta contattando le sue controparti ed è pronta a supportare attivamente tali studi, che potrebbero essere utili per formulare eventuali raccomandazioni terapeutiche future. Una volta conclusa la revisione del PRAC, l'Ema fornirà ulteriori informazioni come opportuno».

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