Salute mentale, la Sardegna nella fascia medio alta di diffusione

lunedì 10 ottobre 2022

Quando si puntano i riflettori sulla diffusione dei disturbi mentali, la Sardegna si colloca nella fascia alta di prevalenza annuale per quanto riguarda le principali patologie.

Ce ne parla il professor Bernardo Carpiniello, direttore della Psichiatria dell’Azienda ospedaliero Universitaria di Cagliari: «Si registra un incremento degli accessi annui pari a 300 nuovi pazienti e si eseguono circa 14.000 consulti all’anno».

Nella Psichiatria dell'Aou di Cagliari sono attualmente seguiti 2500 pazienti, «tra i principali disturbi mentali riscontrati - evidenzia il professor Carpiniello – si trovano i disturbi depressivi con circa il 6-7%, a seguire i disturbi bipolari con il 3-4% mentre i disturbi di gestione dell’ansia sono circa il 5-6%. Per quanto riguarda i disturbi psicotici non affettivi ci si aggira intorno al 2 e 3%, di cui lo 0,5 - 1% sono casi di schizofrenia, e il 2-3% dei casi invece presentano disturbi del comportamento alimentare».

«I disturbi mentali - prosegue Carpiniello- riguardano entrambi i sessi e tutte le fasce di età e di condizione socioeconomica. Per esempio, nelle differenze riguardanti i disturbi dell’umore entrano in gioco differenze legate a fattori biologici (genetici e ormonali) e psicosociali, incluse esperienze di vita negative in età evolutiva».

Alcune classi di disturbi hanno una prevalenza maggiore nelle donne, come gran parte delle forme di depressione e di ansia, con un rapporto medio di 2:1 rispetto agli uomini e i disturbi del comportamento alimentare /rapporto circa 10:1).

«Altri hanno una prevalenza più o meno simile – spiega il direttore della Psichiatria - come la schizofrenia e il disturbo bipolare di tipo 1, altri ancora una maggiore prevalenza maschile, come alcuni disturbi di personalità ed alcuni disturbi da uso di sostanze. Le ragioni delle differenze di genere sono legate ai fattori causali in gioco»

Quando si parla di salute mentale è importante non limitare l’indagine ai sintomi in sé, come avviene normalmente per patologie differenti, ma è importante tenere in considerazione fattori sociali, economici, biologici, comportamentali e culturali.

Il 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale, l’occasione per aumentare e sottolineare l’importanza dell’impegno costante nel fornire maggiore informazione, formazione e sostegno sia ai pazienti che alla comunità.

A.C

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